Il pezzo è frutto di uno dei più grandi gruppi della storia del rock, gli immensi Led Zeppelin.
Stairway to heaven è un pezzo mitico, epocale, lo si percepisce fin dalle prime note.
Lo si percepisce dalla profondità di un testo che è un'aperta critica al cinismo e alla ricchezza.
A nulla vale il mucchio di fandonie che vuole questa canzone come un inno al satanismo e un continuo richiamo al maligno con frasi recitate al contrario e doppi sensi.
Per molti gruppi la favola del satanismo è stata un abile mossa pubblicitaria.
Questo brano va valutato al di fuori di ogni preconcetto.
L'introduzione è sognante, un flauto che nasce dal nulla, una melodia soave che introduce le prime frasi del testo. Poi il ritmo cambia, fa il suo ingresso la magistrale chitarra di Jimmy Paige che dona vigore al pezzo senza forzarlo.
Arpeggi perfetti, che si fondono in perfetta commistione con gli effetti sonori di John Paul Jones e la voce sottile e acuta di Robert Plant.
Poi la chitarra sale in cattedra e imprime un'accelerazione violenta al pezzo, un'accelerazione orchestrata con classe infinita.
E il finale hard rock è il capolavoro assoluto, con il compianto John Bonham a picchiare forte sui piatti, Paige con un ritmo graffiante e assordante, Plant con una voce affascinante e irritante allo stesso tempo. Il più bel pezzo di sempre.
Indiscutibilmente.
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