I cartoni animati in quegli anni puntano al contenimento dei costi, e si sono ormai arroccati sul dogma dei fondali fissi, che tanto permettono dei risparmi quanto rendono statiche le opere.
Terminati gli studi, Lasseter si fa le ossa in un parco a tema della Disney stessa per poi entrare dalla porta principale nell'azienda poco tempo dopo.
Il giovane si distingue da subito.
Come idealmente potrebbe accadere ad un giovane cantante che notato da esperti del settore viene lanciato nella mischia. E proprio in quegli anni si iniziano a diffondere filmati sperimentali realizzati per mezzo del computer, un campo ancora poco conosciuto e utilizzato che promette di provocare un terremoto nel mondo dell'animazione.
Il giovane John, come un cantante attratto dalla sperimentazione musicale, ne rimane affascinato e decide di puntare sul settore con tutte le sue forze.
Ed è talmente convincente da ottenere dalla Disney di essere sovvenzionato per il progetto del primo lungometraggio realizzato con tecniche digitali, 'Le avventure del piccolo tostapane'.
Ma come potrebbe ad una rockband alle prese con il proprio primo album, dopo poco il progetto viene cancellato e Lasseter malamente allontanato dalla Disney.
Come una rockstar decaduta ancora prima di brillare, esce affranto dall'esperienza.
Ma il progetto del 'piccolo tostapane', non è passato inosservato nel mondo dell'animazione e poco dopo John Lasseter entra nella squadra di un certo George Lucas, già registra e produttore visionario di fama.
Quest'ultimo apre un 'reparto', all'interno del proprio gruppo di lavoro, interamente dedicato all'animazione digitale nel quale affluiscono disegnatori, esperti di grafica, esperti informatici, uniti per creare dal nulla una nuova forma espressiva.
Lasseter, come un talentuoso frontman senza band entra in questa equipe all'avanguardia che sua una musica che nessuno ha mai provato a riprodurre. Sessioni di lavoro massacranti ma anche i primi risultati. E' in questo periodo che viene concepito il cortometraggio della lampada da tavolo animata, che diverrà il simbolo Pixar negli anni a venire.
Lucas, che fino ad allora ha fatto da mentore al gruppo decide che è ormai giunto il momento che cammini con le proprie gambe, e gli permette di staccarsi dalla sua struttura.
Come una superband che sa di avere gli uomini e i mezzi per salire sulla cresta dell'onda la Pixar a quel punto cerca i finanziatori per sostenere la sua opera, perchè senza i soldi non si va da nessuna parte. E il miracolo sostiene ancora la squadra di Lasseter, che riscuote l'interesse di un certo Steve Jobs, il vate della Apple, ideatore del primo personal computer e in quegli anni prossimo al successo mondiale dell'IPod.
Jobs stacca un assegno da 10 milioni di dollari a sostegno della causa, iniettando una linfa vitale che ancora mancava. E ormai si avvicina la prova del nove.
La band ha gli uomini, l'attrezzatura e i finanziamenti necessari per intraprendere la sua grande avventura. Manca soltanto la prima scrittura.
Che arriva di li a breve e si tratta di un progetto importante, ovvero una commissione da parte della Disney per la realizzazione del primo lungometraggio animato interamente realizzato con tecniche digitali.
Inizia una intensa fase preparatoria che però appare da subito irta di ostacoli. Il gruppo Pixar partorisce l'idea di una storia interpretata un gruppo di giocattoli 'viventi'.
Con difficoltà si ottiene una prima traccia che viene presentata alla Disney, ma che viene ritenuta non adatta alle aspettative. Il contratto con la casa di Topolino è sull'orlo di essere rescisso, i finanziamenti di Jobs stanno per esaurirsi.
La band sta lavorando al suo nuovo album, ma i primi risultati sono poco incoraggianti.
Quello che distingue un'esperienza vincente da una fallimentare è spesso la capacità di reagire ai momenti di difficoltà.
Lasseter e i suoi, incassato il no della Disney, ottengono una seconda possibilità che però non devono fallire. Si ritorna sul progetto, lo si affronta con spirito positivo, e si abbandona il clima di terrore con il quale si è operata la prima stesura.
Con ritmi di lavoro massacranti il progett è consegnato alla Disney nei tempi e quando esce nelle sale con il nome di TOY STORY, nel 1995, è un successo planetario.
Il super gruppo rock ha registrato il suo album, una novità assoluta nel settore, e il mondo lo ha accolto con un entusiasmo incredibile. Come in una splendida storia rock l'album vende milioni di dischi e porta la Pixar ai vertici.
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