Ricerca personalizzata

mercoledì 30 giugno 2010

Le canzoni storiche nascono dal caso...


Chi ha detto che la stesura di un pezzo di successo deriva da un lungo e tormentato processo creativo che mette alla prova la mente dell'artista?
La musica è molto meno sofisticata di quanto la si creda. Il rock poi, talvolta, è persino elementare.
Vi siete mai chiesti di che parlano i pezzi in inglese. Li avete mai tradotti?
Smoke on the water, ad esempio. Un pezzo storico, che ad un ascolto approssimativo può apparire come un inno all'apocalisse, ai limiti del demoniaco. Fumo sull'acqua, e fiamme nel cielo.
In realtà? Il ricordo di un incendio scoppiato in occasione di un celebre festival musicale. Nessun contenuto satanico, comunque un pezzo di grande energia.
I REM secondo voi sono i cultori di un pensiero ermetico, ma di grande significato? No a quanto pare, i primi lavori della band sono addirittura dichiaratamente no sense, un filone che Micheal Stipe e compagni non abbandonano neppure di recente 'E' zucchero di canna, ha un buon sapore, è il cinema, è Hollywood...' orecchiabile, ma chevvordì????
E che dire di Ozzy Osbourne che dichiarò pubblicamente che per l'epocale 'Paranoid', con i suoi Black Sabbath, aveva scelto di seguire con la melodia del testo la struttura degli accordi di chitarra, perchè era molto più semplice? E che il pezzo era stato scritto in pochi minuti? E noi che pensavamo che ci fosse uno studio dietro...
Il nostro Ligabue? Che pensa di tutto ciò? Si stupisce quando pubblica il suo album di maggior successo, scrive 'La forza della banda' un pezzo che per lui trascinerà l'intero album.
Risultato? Non se la caga nessuno e 'Certe notti' diviene il singolo più acclamato estratto da 'Buon Compleanno Elvis'.
E i Beatles. Il loro apice creativo è 'Noi viviamo in un bel sottomarino giallo'?!?!?!?!?
Ma attenzione questo non è disprezzo, tuttaltro. Perchè chi trasforma un testo da filastrocca o due parole sconclusionate in un brano musicale in cui il suono delle parole e la parte strumentale si fondono come in una magia, è un genio.
Chi scrive una ballata leggendaria, chi se ne frega se ci ha messo 5 minuti.
E se un brano in cui l'artista crede non funziona, poco male se ci trasmette la sua essenza con altri lavori.
Il rock and roll ha reso leggende gli emarginati, capolavori i brani di 3 accordi, frontman di successo i timidi, e musicisti virtuosi i ripetenti a scuola.
Questa è la sua magia, il rock è imperfezione e semplicità.

venerdì 25 giugno 2010

E gli scarafaggi invasero il mondo...

Il mondo della musica in se racchiude molte storie. Alcune di riscatto dalla povertà e dal disagio sociale, altre di ribellione, altre di declino ed autodistruzione.
Ma quasi tutte queste storie sono in realtà solo un capitolo di un progetto più grande.
Solo un gruppo, nella storia della musica moderna, ha scritto un intero libro.
Stiamo parlando dei Beatles, il gruppo inglese che in poco piu di un decennio di vita artistica travolse il mondo con uno stile del tutto nuovo che avrebbe scardinato ogni certezza dell'epoca.
Definendo quella che avrebbe essere, da quel momento in poi, l'immagine della rock band perfetta.
Perchè nel loro vissuto i Beatles, hanno davvero tutto. Qualsiasi cosa.
Iniziano da un contesto periferico, un'Inghilterra in cui si viveva un gran fermento musicale ma nella quale si subiva il complesso della sudditanza dagli USA.
I Beatles invertono la tendenza, scalano le classifiche in tutti i continenti, issando la Union Jack in terra americana.
Non solo, finchè hanno voglia di esserlo, i Beatles, sono i musicisti che più di tutti riempono stadi e palazzi dello sport. Non esiste luogo al mondo in cui vadano a suonare in cui non si creino problemi di ordine pubblico.
Poi la decisione di non suonare più dal vivo, e la decisione di affidare allo studio di registrazione le emozioni del loro sound.
I Beatles sono moda, quando il loro look del caschetto e del completo scuro stretto diventa un must. I Beatles sono sperimentazione, percorrono prima di ogni altro vie che nessuno aveva osato immaginare. Dalla canzonetta al tormentone, dal rock più grezzo alla ballata, con magnifichi sconfinamenti nella psichedelia.
I Beatles scrivono pezzi memorabili anche quando stanno per dividersi, il loro scioglimento è un evento talmente potente che se possibile ne consacra ancora di più il mito.
L'energia del gruppo si divide equamente fra i membri della band anche dopo la divisione.
Lennon è la vera rockstar della band, ne impersona gli eccessi e la sua fine tragica appare solo una logica conseguenza di un vita vissuta all'insegna dell'anticonformismo.
McCartney l'anima immortale, che ancora oggi propaga l'aura e l'essenza del gruppo nel mondo.
E' il Beatle per eccellenza che più degli altri trova il successo al di fuori del gruppo.
A lui si deve il lato misterioso della band, con la leggenda mai chiarita della sua presunta morte in giovane età e la sostituzione con un sosia.
Ringo, in tono minore, continua la sua esperienza musicale e di recente riceve una stella sulla celeberrima Walk of Fame.
George, sconfitto qualche anno fa da un male incurabile è la rappresentazione malinconica dei Fab Four, al quale dobbiamo momenti di un intensità rara, fuori e dentro i Beatles.
Una storia, ancora viva e vitale, apparentemente immune allo scorrere degli anni.